La sesta edizione della Biennale dello Spazio Pubblico, organizzata dal Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, ha come tema “I bambini e lo spazio pubblico”.

Nel video di presentazione, tra le “esperienze romane”, si vedono anche i giochi della nostra collezione Legnogiocando durante “Una città a misura delle bambine e dei bambini”, la significativa manifestazione che pedonalizza via Bixio all’Esquilino.

E’ una bella gratificazione per noi, soprattutto per il fatto che da quasi 20 anni sottolineiamo che quello che facciamo parte dalla nostra passione per l’installazione urbana e per l’intervento sullo spazio esterno.

Per capire meglio di cosa si parlerà nel corso della Biennale, del 13-15 maggio 2021 a Roma riportiamo qualche indicazione fornita dagli organizzatori sul sito www.biennalespaziopubblico.it, che vi invitiamo a visitare:

Al tema ispiratore, elaborato ancor prima che la pandemia da Covid-19 invadesse l’intero pianeta, ci aveva condotto la constatazione, da tempo patrimonio della Biennale, che una città migliore per i bambini è migliore per tutti”. Rivolgendosi ai bambini la Biennale può imparare molto da loro; può parlare ai genitori, alle scuole, agli insegnanti, un mondo vivo e vitale che esige più ampio e solido riconoscimento sociale, che in molti casi è presidio e protagonista di una migliore qualità degli spazi pubblici. Interrogandoci su come realizzare nelle nostre città spazi pubblici liberi, accoglienti, sicuri per le bambine e i bambini raccogliamo, per renderlo concreto e operativo, un obiettivo dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile approvata da tutti gli stati membri dell’ONU, “Entro il 2030, fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per donne, bambini, anziani e disabili” (SDG 11.7).

Nei mesi drammatici durante i quali le necessarie strategie di contenimento della pandemia ci hanno chiuso nelle case abbiamo tutti sofferto la mancanza degli spazi pubblici e dello stare insieme.

Soprattutto ne hanno sofferto le bambine e i bambini privati degli spazi pubblici aperti e dei loro luoghi quotidiani di incontro e di crescita, la scuola, la classe, i compagni.

Le giornate di maggio si configurano come momento conclusivo di un lungo percorso di avvicinamento, strutturato per eventi e per progetti, che confluiranno nell’evento finale, occasione per condividere e discutere i risultati raggiunti.

La preparazione dell’evento ha comportato l’organizzazione di una serie di attività e progetti preparatori da inquadrare nelle aree tematiche individuate.

Ogni progetto ha attivato la costituzione di un gruppo di lavoro, l’individuazione di collaboratori ed interlocutori, l’organizzazione di incontri periodici, da concludersi con la produzione di documentazione scritto-grafica da presentare durante le giornate conclusive della Biennale, con l’indicazione delle conclusioni del lavoro e degli esiti attesi.



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